In piazza a Trieste per gli anziani fragili

L’Associazione de Banfield scende in piazza a Trieste per incontrare i cittadini e informarli sulle sue attività a sostegno degli anziani fragili, come il prestito gratuito di ausili sanitari e il supporto che CasaViola fornisce ai caregiver di persone con demenza e alzheimer.

In piazza a Trieste per gli anziani fragili. Foto di Francesco Bruni
Foto Bruni Trieste 21.05.22 De Banfield, il gazebo

Sabato 21 maggio, e poi sabato 28 maggio e sabato 4 giugno, l’associazione de Banfield-CasaViola sarà presente con un gazebo per tutta la giornata dietro la chiesa di Sant’Antonio.

Un’iniziativa di incontro diretto con i cittadini per favorire l’informazione e la conoscenza delle attività che storicamente la onlus triestina mette in campo a favore degli anziani fragili, delle loro famiglie e dei caregiver di persone con demenza, decadimento cognitivo e malattia di Alzheimer. A partire da sabato 21 maggio, e per i successivi due sabati (28 maggio e 4 giugno), i cittadini potranno incontrare per tutta la giornata i volontari della de Banfield e di CasaViola – la struttura creata a supporto dei caregiver – al gazebo dietro la chiesa di Sant’Antonio. Nel corso dello scorso anno l’Associazione de Banfield ha preso in carico oltre 1800 persone con 1721 consulenze sociali e un totale di 9867 interventi. Ha prestato gratuitamente 1472 ausili sanitari a 861 persone, con un’incidenza della richiesta ausili in prima consulenza del 75%. Ha supportato oltre 200 caregiver di persone con demenza attraverso le attività di CasaViola e con la sua (D) Caregiver Academy ha offerto formazione sulla demenza a 142 caregiver provenienti da 31 province italiane. Sono dati che raccontano di persone che ogni giorno vivono, in prima persona o con un proprio caro, una vecchiaia difficile. L’assistenza a persone con demenza e con malattia di Alzheimer, come ormai attestato ufficialmente dai dati nazionali, è garantita, infatti, per almeno l’80% dai familiari o, in generale, dai cosiddetti caregiver, che dalle profilazioni risultano essere soprattutto donne over 60, con uno stretto grado di parentela con il malato, mogli o figlie. Grande parte delle persone affette da decadimento cognitivo vive, infatti, in casa e queste patologie diventano condizioni che coinvolgono l’intera famiglia.
Proprio per questo, l’Associazione de Banfield ha deciso di favorire il rapporto diretto con le persone che potrebbero avere bisogno del suo supporto, a partire da quei cittadini “invisibili” chiamati caregiver, e favorire così la conoscenza delle attività che la de Banfield e la struttura CasaViola mettono in campo lungo tutto l’arco dell’anno.
L’Associazione De Banfield è protagonista in queste settimane della campagna per il 5×1000 dal titolo “Proprio come un bambino” in cui racconta, attraverso un’immagine apparentemente distopica, le similitudini tra i primi passi dei più piccoli a quelli spesso incerti e faticosi dei più anziani. Il ciclo della vita talvolta porta a dover reimparare gesti quotidiani: uno sforzo che trova sempre la de Banfield accanto a chi richiede il suo sostegno.

Foto di Francesco Bruni