Con questa mission è nata l’Associazione de Banfield, 34 anni fa, quando le pratiche di assistenza domiciliare, nell’accezione in cui la intendiamo oggi, erano ancora pionieristiche.
In questi anni abbiamo continuato ad applicare per centinaia di anziani un modello che, con al centro la persona, si basa sulla costruzione di una rete di risposte che permettano la permanenza a casa anche in condizioni di non autosufficienza, in alternativa a ricoveri ospedalieri non strettamente necessari o al ricovero non desiderato in strutture.
Anche se lentamente, i Servizi Pubblici hanno intrapreso un percorso di cambiamento lungo questa linea.
La pandemia, con il violento impatto soprattutto sulla popolazione anziana, mettendo in primo piano i limiti di un approccio ancora molto centrato sulle cure ospedaliere, ha portato in evidenza le molte criticità ancora presenti e la necessità di rinnovare in maniera strutturale l’assistenza nel territorio.
Nettamente in questa direzione si pone il PNRR nazionale da cui in parte discendono alcuni provvedimenti della Regione Friuli Venezia Giulia quali: il “Piano regionale di supporto alla popolazione
anziana fragile”, le “Linee di indirizzo per la realizzazione di sperimentazione di domiciliarità comunitaria”
e l’istituzione di un Tavolo tecnico per l’elaborazione del Piano terapeutico assistenziale per le demenze.
Collegati a questi provvedimenti sono i bandi emanati per l’attivazione di progetti che hanno l’obiettivo di sperimentare esperienze di risposta domiciliare ai bisogni degli anziani, puntando soprattutto sulla messa in rete e coordinamento tra associazioni del terzo settore, Enti locali, Aziende Sanitarie.
Come de Banfield abbiamo partecipato a questi bandi proprio perché pienamente rispondenti al modo di operare che da sempre abbiamo applicato e che costituisce il patrimonio prezioso della nostra associazione.
Tale competenza ci è stata riconosciuta con l’approvazione e il finanziamento dei nostri progetti, la cui attuazione ci permetterà di aumentare la nostra capacità di rispondere al già grande numero di richieste che ci pervengono.
Determinante sarà poi che quanto realizzato in via sperimentale, venga mantenuto in futuro con servizi stabilmente presenti nel territorio.